“Invecchiare”: a Villa Manzoni il convegno sulle prospettive dell'anzianità
“La responsabilità dell'anziano è comunitaria. La società ha il dovere di agevolarne l'inclusione”. Così il segretario alla Sanità Mariella Mularoni, che ha patrocinato il convegno “Invecchiare”, organizzato da Sums in collaborazione con Banca di San Marino. L'invecchiamento della popolazione va di pari passo con l'inverno demografico, delineando così un'emergenza sociale. A dirlo sono i dati: in Italia il 23% dei cittadini ha più di 65 anni.
A San Marino il saldo demografico è in negativo di 88 unità e i nuovi nati negli ultimi 10 anni sono diminuiti del 41%. Parallelamente quasi 5mila nuclei familiari sul Titano sono formati da un'unica persona. Diverse di loro sono anziani soli. Si vive in media 20-30 anni in più, rispetto alla generazione passata.
L'obiettivo allora, come sottolineano i relatori del convegno, è dare qualità a questo periodo della vita. A partire dai bisogni assistenziali e sanitari degli anziani. "Se l'obiettivo è invecchiare in salute, il 40% dipende dalla genetica - spiega Leda Nemer dell'Oms -, mentre il restante 60% dipende dall'ambiente in cui uno vive". Dunque il sogno, per tutti, è vivere anche la vecchiaia a casa, nella dignità e nella cura, circondati dagli affetti. "Gli anziani non hanno bisogno solo di medicine - commenta Mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia accademia per la vita -, ma anche di compagnia. La legge vuole fare in modo che nessun anziano sia solo e possa anche dare ricchezza e saggezza. In Italia il tempo che i nonni spendono con i nipoti vale una finanziaria, 15 miliardi".
Nel video le interviste a Leda Nemer (Oms) e Mons. Vincenzo Paglia (presidente della Pontificia accademia per la vita)
[Banner_Google_ADS]