Un incidente dalle terribili conseguenze, quello avvenuto il 25 giugno 2005, a Faetano, sulla strada Quinta Gualdaria. L’infortunato, Francesco Spada, oggi 33enne, di Coriano, riportò gravissime lesioni ed oggi versa in stato vegetativo.
A bordo del suo motociclo Spada percorreva la via in direzione di Borgo Maggiore, quando giunto all’incrocio con Strada del Fosso si è violentemente scontrato contro un autocarro, condotto dal sammarinese Filippo Giardi, oggi 50enne, che stava percorrendo la stessa via, ma con opposta direzione di marcia, e che al momento dello scontro doveva immettersi in via del Fosso, svoltando quindi a sinistra. Non ha dato la precedenza e l’impatto è stato inevitabile.
Il motociclo su cui viaggiava Spada, lavoratore frontaliero a San Marino, andò praticamente distrutto: per molto tempo i medici disperarono di salvargli la vita, aveva riportato emorragia cerebrale e polmonare, la frattura della colonna vertebrale, del femore e della milza. Oggi è ricoverato in una struttura protetta e non tornerà mai come prima.
La dinamica del gravissimo incidente è stata ricostruita questa mattina in aula dagli agenti della polizia civile, dinnanzi al commissario della legge Rita Vannucci. Filippo Giardi doveva rispondere del reato di lesioni colpose. E’ stato condannato ad 800 euro di multa e al risarcimento del danno, che sarà quantificato in sede civile, fatta salva la provvisionale così quantificata: 30mila euro a testa per il padre e la madre dell’infortunato, 70mila per il fratello, che lo segue costantemente.
Il giudice Vannucci ha anche chiesto agli avvocati di usare il caso come esempio per l’educazione stradale: una condotta stradale errata, ha aggiunto, può portare a gravissime e irreparabili conseguenze.
A bordo del suo motociclo Spada percorreva la via in direzione di Borgo Maggiore, quando giunto all’incrocio con Strada del Fosso si è violentemente scontrato contro un autocarro, condotto dal sammarinese Filippo Giardi, oggi 50enne, che stava percorrendo la stessa via, ma con opposta direzione di marcia, e che al momento dello scontro doveva immettersi in via del Fosso, svoltando quindi a sinistra. Non ha dato la precedenza e l’impatto è stato inevitabile.
Il motociclo su cui viaggiava Spada, lavoratore frontaliero a San Marino, andò praticamente distrutto: per molto tempo i medici disperarono di salvargli la vita, aveva riportato emorragia cerebrale e polmonare, la frattura della colonna vertebrale, del femore e della milza. Oggi è ricoverato in una struttura protetta e non tornerà mai come prima.
La dinamica del gravissimo incidente è stata ricostruita questa mattina in aula dagli agenti della polizia civile, dinnanzi al commissario della legge Rita Vannucci. Filippo Giardi doveva rispondere del reato di lesioni colpose. E’ stato condannato ad 800 euro di multa e al risarcimento del danno, che sarà quantificato in sede civile, fatta salva la provvisionale così quantificata: 30mila euro a testa per il padre e la madre dell’infortunato, 70mila per il fratello, che lo segue costantemente.
Il giudice Vannucci ha anche chiesto agli avvocati di usare il caso come esempio per l’educazione stradale: una condotta stradale errata, ha aggiunto, può portare a gravissime e irreparabili conseguenze.
Riproduzione riservata ©