Prezzi della benzina quadruplicati, economie in recessione. L’incubo dello choc petrolifero è iniziato con il braccio di ferro sul nucleare tra Iran e Stati Uniti poi sfociato nella minaccia di Teheran di bloccare il passaggio delle navi nello stretto di Hormuz. Nuovi aggiornamenti su entrambi i capitoli aperti, culminati oggi con la notizia della condanna a morte da parte di Teheran di un cittadino statunitense per spionaggio. Un comunicato della corte rivoluzionaria diffuso dalle agenzie di stampa locali accusa Amir Mirzai Hekmati di “corruzione, cooperazione con un paese ostile e tentativo di implicare l’Iran nel terrorismo”. Da verificare le circostanze di una videoconfessione prodotta dalle autorità in cui l’uomo, un ex marine di origini iraniane, ammetteva di esser stato infiltrato dalla Cia nel Ministero degli interni ma negava di voler arrecare pregiudizio a Teheran. Gli Emirati Arabi poco prima che la notizia fosse confermata hanno annunciato che da giugno un oleodotto assicurerà il transito del greggio verso il Golfo di Oman, permettendo di aggirare lo stretto di Hormuz da giorni al centro di tensioni tra Washington e Teheran.
Un tempismo sospetto e la sfida continua. Ad alimentare le tensioni fra Iran ed Occidente anche l’annuncio di un sito sotterraneo per l'arricchimento di uranio che sarà - secondo l’annuncio - “operativo in un prossimo futuro”. Teheran sarà pronta a fornire servizi e tecnologie nucleari ai “Paesi amici”. L’Occidente sospetta che il programma nucleare abbia finalità militari, nonostante le continue assicurazione di segno opposto di Teheran. Gli esperti dell’Unione Europea nel frattempo hanno raggiunto un accordo di principio sull'embargo del petrolio iraniano, martedì la decisione sarà confermata dagli stati membri, ma il processo non è immediato. Il segretario alla difesa Usa Leon Panetta - dal canto suo - ha ribadito che il Paese reagirà nel caso in cui l’Iran mettesse in pratica la minaccia di chiudere lo stretto di Hormuz.
Un tempismo sospetto e la sfida continua. Ad alimentare le tensioni fra Iran ed Occidente anche l’annuncio di un sito sotterraneo per l'arricchimento di uranio che sarà - secondo l’annuncio - “operativo in un prossimo futuro”. Teheran sarà pronta a fornire servizi e tecnologie nucleari ai “Paesi amici”. L’Occidente sospetta che il programma nucleare abbia finalità militari, nonostante le continue assicurazione di segno opposto di Teheran. Gli esperti dell’Unione Europea nel frattempo hanno raggiunto un accordo di principio sull'embargo del petrolio iraniano, martedì la decisione sarà confermata dagli stati membri, ma il processo non è immediato. Il segretario alla difesa Usa Leon Panetta - dal canto suo - ha ribadito che il Paese reagirà nel caso in cui l’Iran mettesse in pratica la minaccia di chiudere lo stretto di Hormuz.
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