L’Iran si muove su una sottile linea rossa
Il leader dell’opposizione definisce catastrofe le uccisioni e gli arresti. “Il popolo – dice Mussavi – non perdonerà. E il cammino delle riforme andrà avanti.” Ma non sono solo le polemiche interne dopo la rimozione dei ministri ad agitare le acque del paese; il segretario alla Difesa americana Robert Gates da Gerusalemme chiede a Teheran risposte sul dossier nucleare entro la prossima Assemblea generale dell'Onu, in programma l'ultima settimana di settembre, sostenendo che “l'offerta americana di dialogo è limitata nel tempo”. Il suo omologo israeliano parla di priorità alla diplomazia, ma non esclude l'ipotesi militare. Ma Teheran parla ancora di attività pacifiche e si difende: “le armi atomiche non rientrano nella nostra strategia di difesa”.
Monica Fabbri