In Israele il giorno dopo le elezioni il problema rischia essere la governabilità. Le urne hanno infatti disegnato un Parlamento diviso in due blocchi partitari e così la vittoria di Benjamin Netanyahu ha il sapore di una sconfitta. All’indomani delle legislative il Likud alleato con Beitenu ha perso un quarto dei seggi, ma resta il principale gruppo con 31 deputati. Per questo ci si aspetta che il presidente, Shimon Peres, conferisca a Netanyahu l’incarico di formare il nuovo governo. Il premier uscente ha subito proposto una coalizione ai centristi di Yesh Atid, giunti secondi, con 19 deputati. Israele dunque alle prese con le difficili fasi di formazione di governo.
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