Con l' apertura di 10 mila urne, sono iniziate alle 7 locali (le 6 in Italia) in tutto il territorio israeliano le elezioni per il rinnovo della Knesset (il parlamento). Benyamin Netanyahu sembra poter attendere con fiducia l'esito del voto di oggi: la sua conferma a premier, per la terza volta, appare quasi scontata. A impensierirlo non può bastare neppure la pur significativa flessione - indicata dagli ultimi sondaggi - del ticket elettorale di destra tra il suo 'Likud' e 'Israel Beitenu' che passerebbe dai 42 seggi del parlamento uscente ai 32-35 deputati del nuovo. Né quel 15% di indecisi che, però, si concentra in larga parte fra l'elettorato dei partiti di centro sinistra. E ancor meno il voto degli arabi israeliani (un milione di persone su quasi 8) che ieri la Lega Araba ha esortato ad andare alle urne a dispetto della loro disillusione, per provare almeno ad arginare la temuta nuova ondata delle destre.
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