La scelta dell'Iss di adottare un nuovo sistema, basato sull’utilizzo di un nomenclatore, per la fornitura di presidi medico sanitari alle persone non autosufficienti, trova la forte opposizione sia di Libera che di Attiva-Mente. Cambiano i moduli di esenzione, vengono inseriti nuovi prodotti erogabili e, contemporaneamente, razionalizzati alcuni presidi già erogati. Il partito parla di “subdola manovra di contenimento delle spese compiuta all'oscuro dei diretti interessati e delle loro famiglie, umiliate in questi giorni da telefonate con cui le si porta a conoscenza delle novità introdotte sulla loro pelle”. Libera invoca trasparenza dato che è diritto del cittadino – scrive - conoscere con chiarezza quando e come lo Stato interviene nell’erogazione di un determinato sostegno, e contesta che il nomenclatore sammarinese non sia stato concertato, né discusso in Consiglio, né reso pubblico così come prevede, tra l'altro, un Decreto del 2018.
Attiva- Mente, dal canto suo, proclama uno “stato di agitazione” che durerà, si legge, “sino a quando non si ripristineranno quei contorni umani che sono stati fatti saltare dalle decisioni arbitrarie intraprese”. Secondo il direttivo dell'associazione quanto avvenuto penalizza pesantemente le famiglie sotto l'aspetto economico, sociale e anche sotto il profilo della salute. I progetti dell'associazione continueranno normalmente, ma cesserà la sua partecipazione al Gruppo di Lavoro e Coordinamento Servizi Disabilità, fino a quando la vicenda non verrà discussa alla prima riunione utile. Annunciati, infine, iniziative di sensibilizzazione e possibili sit-in di protesta, con l'invito ai cittadini a sostenere la causa online.