Iss: altri due decessi e ospedale sotto pressione, Rabini: “Immunizzazione dopo 40 giorni dalla prima dose”
Tracciato intanto il focolaio scoppiato nei giorni scorsi nel reparto di Geriatria
La conferenza stampa settimanale dell'Iss parte da una triste notizia. Nella giornata di ieri sono infatti avvenuti due decessi in ospedale: si tratta di un uomo di 84 anni e di una donna di 89 anni. Il numero delle vittime da inizio pandemia sale così a 82. L'Iss rinnova le condoglianze più sentite ai familiari. “Il momento è delicatissimo e difficile – afferma Stefania Stefanelli, Responsabile della comunicazione –, ma c'è lo spiraglio della vaccinazione che sta avendo una adesione molto alta. La fascia over 85 anni, per esempio, ha una adesione dell'80%”.
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Il Direttore sanitario Sergio Rabini elenca i numeri delle ultime 24 ore: 48 i nuovi casi rilevati, 40 i guariti. 488 le persone attualmente positive, di cui 446 in isolamento, mentre da inizio pandemia si contano 4.484 contagi, a fronte di 3.914 guarigioni. Sono 397 le persone in quarantena domiciliare. L'indice di positività riferito al giorno precedente è ben sopra la soglia alert del 10% e si fissa al 16,33%. Nei primi tre giorni della settimana è invece del 12,6%. L'indice R/t secondo i dati dell'Oms è superiore al valore di 1. In ospedale sono 42 le persone ricoverate per coronavirus, di cui 9 in terapia intensiva e 33 in area Covid.
Ad aggiornare i numeri delle ospedalizzazioni è il dottor Enrico Rossi, Direttore della Geriatria e dell'area rossa. In area rossa geriatrica attualmente ci sono 12 pazienti. 26 invece in area rossa Covid. Le dimissioni dalla terapia intensiva – ha spiegato Rossi – sono piuttosto lunghe, necessitando di una riabilitazione estesa, ed è per questo che i numeri sono sempre alti. Sollecitato dalle domande della stampa, il dottor Rossi ha spiegato che è stato tracciato il focolaio avvenuto in Geriatria: nonostante le misure di sicurezza adottate, tre sanitari, di cui due vaccinati con la prima dose, sono risultati positivi. Nessun problema invece con i familiari che avevano fatto visita ai pazienti terminali non Covid. Dopo il focolaio sono avvenuti due decessi.
Su questo punto il dottor Rabini precisa che, secondo le evidenze scientifiche in possesso, l'immunizzazione avviene dopo almeno 40 giorni dall'inoculazione della prima dose, per cui in questo periodo la guardia deve rimanere alta e occorre usare tutti i presidi personali.
Riguardo all'andamento della campagna vaccinale, ieri sono state somministrate 526 dosi di vaccino (280 prime dosi e 246 richiami). Sono 9.312 le dosi in totale somministrate alle ore 13 di oggi, numero che ha permesso di superare il 27% della popolazione vaccinabile. Rabini tranquillizza la popolazione: “Tutti saranno vaccinati”. Con questo andamento si potrà centrare l'obiettivo, ossia la vaccinazione dell'80% della popolazione entro l'estate. Intanto da questa mattina sono state aperte le prenotazioni per la fascia 16-17 anni; i giovani verranno vaccinati con Pfizer, unico vaccino che ha riscontri su questa fascia. Intanto sono state ordinate altre 18.500 dosi di Sputnik, “speriamo - termina - arrivino in tempi accettabili”.
L'appuntamento con la conferenza stampa dell'Iss è per mercoledì prossimo
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