ISS: anziani coinvolti nel monitoraggio della zanzara tigre
E’ un progetto che coinvolge tutti i castelli della Repubblica, con la popolazione anziana divenuta aiutante della sanità pubblica nel tentare di monitorare un fenomeno fastidioso e persistente come quello della zanzara tigre. Questa mattina, armati di secchiello e bastoncino, si sono recati assieme al dottor Renaldo Renzi nei punti considerati più sensibili del territorio. Sono contenitori di plastica, di colore scuro perché questo attrae gli insetti, vengono riempiti di acqua e quindi si posiziona il bastoncino in modo che si trovi al bordo tra l’acqua e la parte asciutta. E’ lì che le zanzare depositano le loro uova. Ogni settimana, gli anziani si sono impegnati a cambiare l’acqua e a ritirare il bastoncino che poi porteranno al dipartimento di sanità pubblica, per conteggiare le uova, in base alle quali si capisce l’intensità del focolaio esistente. Quest’anno, a dire il vero, non ci sono state molte segnalazioni. Il clima caratterizzato da grande siccità non ha favorito il proliferare dell’insetto, che ha bisogno di acqua per riprodursi: l’umidità, da sola, non basta. Il dipartimento ha sistemato 23 contenitori, nelle zone residenziali soprattutto ma anche nei cimiteri. Tra qualche giorno si conosceranno i risultati del nuovo monitoraggio, ma il dipartimento ha intenzione di informare quanto più possibile la popolazione, anche attraverso incontri pubblici.
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