Iss: attività e numeri della Medicina del Dolore
Ciavatta in risposta ad una interpellanza di RF: "Sostanziale pareggio nella gestione delle entrate e uscite"
14 medici a contratto (di cui uno in aspettativa dal 2018) più 2 a convenzione a 30 ore settimanali ciascuno. Nessun posto vacante. E' la fotografia dell'attuale organico in forza all'Unità Operativa Complessa Anestesia e Terapia Intensiva; organico - dal 2018 ad oggi - rafforzato dalla presenza periodica di specializzandi provenienti dall'Università di Modena e Reggio Emilia. Medici che in generale si dividono tra sala operatoria, turni in terapia intensiva, reperibilità, prestazioni in Medicina del Dolore. In merito a quest'ultima, nel 2019 sono state 5601 le prestazioni ambulatoriali erogate, con una media di 27 pazienti Iss assistiti al giorno; a queste si aggiungono oltre un centinaio di interventi e le 1776 visite di Medicina del Dolore in Libera Professione Intramoenia.
Capitolo costi: ammontano a 157.212 euro compensati da un utile derivante dalla attività libero professionale di 83.453 euro. Per mantenere l'attività di Medicina del Dolore, l'Iss sostiene dunque un costo annuo di 73.760 euro. Ma a fronte di 220.000 euro di competenze del personale, tassati per un 30% in base alla legge e corrispondenti a circa 65.000 euro di versamenti che tornano nelle casse dello Stato, si arriva ad un sostanziale pareggio nella gestione delle entrate e uscite della Medicina del Dolore.
Il Segretario alla Sanità esprime quindi la volontà di richiedere gli stessi macro-dati per ogni Unità dell'Iss, proprio per meglio chiarire il quadro degli interventi più urgenti da prevedere. Ciavatta riserva quindi una riflessione finale al peso economico delle attività sanitarie e socio-sanitarie dell'Istituto, che nel loro complesso registrano un “disavanzo strutturale di molto superiore ai 70 milioni di euro annui (spese per il bilancio pubblico pari ad oltre 200mila euro al giorno)”, dettato – osserva - in larga parte dalla gratuità di cure e servizi.