Iss: bando direttori dipartimento, sindacati chiedono spiegazioni
Le Federazioni pubblico impiego delle tre sigle sindacali scrivono ai vertici Iss chiedendo chiarimenti sui requisiti fissati nei bandi di selezione per il Direttore del Dipartimento socio sanitario e Dipartimento di prevenzione. Che – riporta la lettera - “non appaiono corretti”.
Due, in particolare, i passaggi dei bandi che non convincono Cdsl, Cdls e Usl. Non ci sembra in linea con quanto previsto nella normativa indicare quale requisito l’essere in possesso di “[...] esperienza di almeno 7 anni nella direzione/responsabilità di strutture complesse o di dipartimenti di complessità organizzativa elevata [...]” e “[...] non aver dichiarato la propria indisponibilità a ricoprire l’incarico di Direttore di Dipartimento nei due anni precedenti [...]”. Proprio quest'ultimo il passaggio su cui i sindacati premono maggiormente perché pare eccessivamente restrittivo, visto che – fanno sapere – una persona può aver rifiutato anche per motivi familiari e che quindi potrebbe escludere professionisti del tutto idonei. Anche la scelta di inserire il limite minimo di 7 anni di esperienza - secondo i sindacati - non ha un fondamento giuridico.
Il sindacato “contesta” anche che per il bando per direttore del Dipartimento socio Sanitario venga “richiesta genericamente una laurea Magistrale senza alcuna specializzazione a differenza del bando precedente", modifica, che - dichiarano - pare ondivaga. “Vista l’imminente scadenza dei bandi - concludono i sindacati - si chiede un urgente riscontro a quanto segnalato”. Già contestato al momento del primo bando la scelta di poter selezionare personale non già alle dipendenze dell'Iss.
Al momento non è ancora giunta risposta alla missiva, inviata il 21 novembre; mentre è arrivata la convocazione per l'ammissibilità dei partecipanti - una sorta di “aperture delle buste” -, fissata per martedì prossimo.
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