Iss: Campi lascia l'incarico di Primario di Ortopedia

Iss: Campi lascia l'incarico di Primario di Ortopedia.
Fabrizio Campi lascia l'incarico di Primario di Ortopedia: in accordo
con la Direzione Iss e la Segreteria alla Sanità, annuncia la volontà di rimanere nell'ambito della sanità sammarinese ma con un ruolo diverso. Il sopraggiungere, nel corso di questo anno, di esigenze di natura strettamente personali – scrive - mi impone di richiedere una rivalutazione dell'attuale rapporto professionale con l'Ospedale di San Marino. Tradotto: Campi resta sul Titano con un contratto specifico. Che se da una parte lo lega all'Iss, dall'altra lo scioglie dalla rigidità del primariato. Venendo meno incombenze e oneri di tipo organizzativo, l'affermato professionista della spalla avrà più tempo da dedicare ai pazienti, coprendo le esigenze locali, e di occuparsi contestualmente della libera professione. “Campi ha voluto dare un segnale di fidelizzazione all'Iss - dice il segretario Mussoni – e questo ci fa piacere ma le questioni aperte sono tante”. Su tutte le rivendicazioni contenute nel documento firmato da 87 medici a cui si dovranno dare rispose certe nel breve periodo. Intanto dopo l'annunciato rinnovo triennale da parte dell'Iss del contratto di Maria Loredana Stefanelli a Direttore della Medicina Interna – rinnovo che di fatto supera le recenti dimissioni dall'incarico rassegnate dalla professionista - è la stessa Stefanelli a precisare di aver presentato in prima persona un rigoroso progetto di rilancio dell'unità operativa. Fissati alcuni punti non negoziabili: il ruolo centrale della medicina interna nella strategia globale dell'ospedale; la possibilità di rafforzare la squadra dei professionisti che garantiscono la piena operatività; non ultimo, il giusto riconoscimento – sottolinea – del mio ruolo di Direttore di Area Medica, tenendo in considerazione gli aspetti che riguardano le responsabilità, la complessità e le competenze professionali. La realizzazione di questi obiettivi, per la Stefanelli è dunque condizione imprescindibile per la permanenza a capo della Medicina Interna; qualora non si realizzassero, non esiterebbe a riconfermare la decisione di lasciare. Grande soddisfazione, infine, per le oltre 1300 firme di cittadini, raccolte in segno di stima e sostegno nei confronti suoi e del suo operato.

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