E’ stata l’Authority per le pari opportunità a sensibilizzare l’ISS sul problema: c’era bisogno, diceva, di un luogo sicuro dove poter portare donne che avevano appena subìto violenza domestica, magari assieme ai propri figli minori. Un ricovero d’emergenza, quasi un pronto soccorso che potesse prontamente accogliere donne atterrite, psicologicamente provate dalla terribile esperienza. L’Istituto per la sicurezza sociale ha accolto la richiesta e giusto un mese fa, ha spiegato il direttore dell’Iss Pier Paolo Pasini, ha stipulato una convenzione con la Casa Sant’Anna di Rimini, “che ha in gestione una struttura specializzata – spiega Pasini – e che è in grado di accogliere le nostre donne entro 48 ore dal fatto”. Da quando è stata stipulata la convenzione non c’è ancora stato bisogno di ricorrere a Casa Sant’Anna, e questo potrebbe essere un buon segno. San Marino al momento non presenta grandi numeri: la legge contro la violenza alle donne è del 2008, i casi non superano la cinquantina ma lo scoglio maggiore resta denunciare la violenza. Il sommerso quindi, potrebbe essere anche superiore a quanto emerso, che vede coinvolte donne soprattutto tra 30 e 40 anni, ad opera di coniugi, fidanzati o ex partner. Aumentano le nuove forme di violenza, come lo stalking. L’Authority in merito aveva preparato anche una relazione, già consegnata al Consiglio grande e generale, ma non ancora resa pubblica.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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