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Istanze d'Arengo, focus su quelle a tematica ambientale

Dalla richiesta di aumentare il patrimonio arboreo, alla regolamentazione sul riscaldamento degli edifici pubblici. Si sollecitano erogatori di acqua nelle mense e si invoca prevenzione contro il dissesto idrogeologico

di Annamaria Sirotti
13 ott 2024

Per una San Marino sempre più green. In evidenza, sono gli effetti - su più piani - della presenza di alberi e boschi urbani: dalla riduzione dell'anidride carbonica, alla conservazione della biodiversità, fino al generare turismo e contribuire ad una economia sostenibile. Parte da qui un gruppo di cittadini - a nome del Comitato Civico per l'ex Tiro a Volo. Chiedono, su un piano generale, politiche a tutela del capitale naturalistico e, nello specifico, di aumentare il patrimonio arboreo o almeno preservare quello esistente, procedendo per sostituzione laddove siano necessari abbattimenti. Si guarda, in particolare, al Castello di Città e al Centro Storico impoverito, nel tempo, di un'ampia quota di verde.

Decarbonizzazione, ancora, considerando l'influsso del riscaldamento e raffreddamento dei locali nella produzione di anidride carbonica. Una istanza invita a legiferare, fissando la temperatura massima d'inverno e minima d'estate da tenere negli edifici pubblici, perché siano poi da esempio per l'applicazione agli edifici privati.

Riduzione dell'uso della plastica: si richiama una istanza, già approvata nel 2014, che chiedeva di incentivare l'installazione di erogatori di acqua potabile negli edifici pubblici e già positivamente implementati – osservano i firmatari – dalle scuole, all'Università. Sollecitano, così, perché ne siano collocati anche nelle mense, vista l'ingente quantità di bottigliette di plastica lì distribuite.

Cambiamenti climatici e fenomeni meteorologici sempre più estremi sono alla base dell'istanza che mette a tema l'urgenza della prevenzione. Sprona a finanziare capitoli di spesa dal bilancio dello Stato e dell'Azienda Lavori Pubblici da destinare alla salvaguardia del territorio, contro il dissesto idrogeologico e per la manutenzione dell'imponente opera di bonifica calanchiva effettuata tra gli anni '80 e '90.





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