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Italia: Senato, in un convegno si parla di diffamazione e libertà di stampa

7 feb 2014
Italia: Senato, in un convegno si parla di diffamazione e libertà di stampaItalia: Senato, in un convegno si parla di diffamazione e libertà di stampa
Italia: Senato, in un convegno si parla di diffamazione e libertà di stampa - La legge sulla stampa a San Marino attende la prima lettura in Consiglio, mentre in Italia, al Senat...
La legge sulla stampa a San Marino attende la prima lettura in Consiglio, mentre in Italia, al Senato, in un convegno si parla di Diffamazione: tutela della reputazione e libertà di stampa.

Da un lato l'apprezzamento per le novità introdotte dalla legge sulla diffamazione a mezzo stampa approvata dalla Camera, a partire dall'abolizione del carcere per i giornalisti. Dall'altro l'auspicio che il Senato, ora chiamato a discutere il provvedimento, introduca alcune correzioni come, ad esempio, una tutela maggiore contro le azioni civili intentate solo per intimidire i cronisti. Sono i punti che hanno trovato d'accordo editori, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni nel convegno "Diffamazione: tutela della reputazione e libertà di stampa". Il Presidente del Senato, Grasso, ha auspicato una maggiore tutela contro le azioni temerarie, "prevedendo non solo un risarcimento delle spese processuali ma anche una percentuale della cifra richiesta dal querelante da corrispondere al querelato". Una posizione condivisa dal presidente della Fieg, Giulio Anselmi, che, a nome degli editori, ha proposto di porre un limite al risarcimento del danno non patrimoniale e di ridurre la prescrizione per il reato di diffamazione a un anno rispetto ai due previsti nella nuova disciplina. Più critica la posizione del presidente dell'Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino. Nel mirino la norma che, eliminando la responsabilità oggettiva del direttore, consente a quest'ultimo di delegare le funzioni di vigilanza. "La Camera ha ritenuto di poter dare una risposta solo alle esigenze dei direttori. - ha detto -. E quelli che non hanno risorse, che sono la stragrande maggioranza, cosa fanno?".

Giovanna Bartolucci

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