Secondo la tv di Stato c’è Al Qaida dietro il duplice attacco con due autobomba. Si contano almeno 30 morti ed una cinquantina di feriti, sia civili sia militari, nei pressi delle sedi dei servizi di sicurezza, in particolare contro quella di Stato, una delle quattro agenzie alle quali il regime affida la repressione. Un testimone dell’osservatorio siriano per i diritti umani ha detto di aver sentito un’intensa sparatoria dopo le esplosioni. Gli attacchi si verificano il giorno dopo l’arrivo a Damasco dei primi osservatori di una missione della Lega Araba che avrà il compito di controllare che la Siria si attenga al piano di pace, studiato per mettere fine a mesi di scontri sanguinosi.
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