L'autolesionismo è una richiesta di attenzione. L'esperto: "Serve ascolto, ma anche un luogo sociale ed educativo"
Una riflessione sul disagio nei più giovani, dopo i recenti fatti di cronaca
I comportamenti violenti, contro se stessi o contro gli altri, non sono più isolati episodi di cronaca con giovanissimi protagonisti. Nel mettere in fila l'allarmante incremento, emergono figure di ragazzi apparentemente inseriti a livello sociale, con sani principi ed una buona educazione.
Eppure il disagio, che a San Marino si riflette sui dati della presa in carico del Servizio Minori dell’Iss, praticamente triplicata nella fascia 12-17 anni, impone una riflessione sulle motivazioni. Fondamentale è l'ascolto, in primis da parte delle famiglie, che spesso tendono a delegare a scuola e istituzioni.
Per Roberto Ercolani, psicologo e psicoterapeuta, è importante che i genitori riscoprano il loro ruolo. “L'autolesionismo è una richiesta di attenzione” ricorda. Ribadisce l'esigenza di tornare a vivere momenti di aggregazione. Fondamentale, in questo contesto “un luogo sociale ed educativo di compromesso”. Ed a San Marino sono i ragazzi stessi a rivendicare il “diritto ad una piazza”.
Nel video l'intervista a Roberto Ercolani, psicologo e psicoterapeuta
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