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L'incoerenza dello zucchero filato

La macchina per realizzarlo è stata ideata da un dentista

di Davide Gresta Zucchi
18 apr 2023
Due bambini assaggiano lo zucchero filato. Immagine di: MatthiasKabel (Licenza creative commons)
Due bambini assaggiano lo zucchero filato. Immagine di: MatthiasKabel (Licenza creative commons)

Una soffice nuvola di dolcezza, una coccola per il palato, un dolce abbraccio. Tanto amato dai bambini, e anche dai più grandi, lo zucchero filato è un dolciume facilmente reperibile nelle fiere, al circo e nei parchi divertimento. È prodotto facendo riscaldare e sciogliere lo zucchero, poi tramite una centrifuga i cristalli zuccherosi escono da minuscoli fori e viene raffreddato rapidamente per poi solidificarsi di nuovo in sottili filamenti. Servito su un bastoncino o su un cono di carta è prodotto e venduto in tutto il mondo. Le origini non sono del tutto delineate: sembra sia nato in Europa nel XVIII secolo tramite un complicato processo manuale. Ma stando a varie ricostruzioni, la macchina elettrica per produrlo così come lo conosciamo oggi pare sia stata inventata a fine '800 dal dentista americano William Morrison in collaborazione con un produttore di dolci, entrambi di Nashville in Tennessee. Una particolare contraddizione o un curioso paradosso che un dentista, che di lavoro si occupa della salute dentale, si sia dedicato a rendere fruibile in una nuova forma il prodotto alimentare che più caria i denti, lo zucchero.





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