L'odissea coreana del raduno mondiale scout, Don Marco Scandelli racconta l'esperienza dei sammarinesi
Ci sono anche dieci sammarinesi nel raduno che sta diventando un caso internazionale, tra caldo estremo ed evacuazioni d'emergenza
Lo Jamboree 2023, il raduno mondiale di giovani scout che si svolge ogni quattro anni, si è trasformato in una vera odissea, con tante delegazioni che hanno scelto di abbandonare anticipatamente la Corea del Sud.
Carenze organizzative, un caldo estremo che ha causato malori ad almeno 600 dei 43 mila partecipanti, e ora il previsto di un tifone che obbligherà chi è rimasto a trasferirsi dal campeggio di Buan alla capitale Seul.
Tra questi ci sono anche 9 sammarinesi tra i 14 e i 17 anni, per fortuna senza problemi di salute, come ci ha confermato la loro guida Don Marco Scandelli. La delegazione sammarinese resterà dunque in Corea fino alla chiusura ufficiale dello Jamboree, il prossimo 12 agosto.
La volontà è quella di proseguire con l’obiettivo previsto dal raduno che, come spiega Don Marco, è quello di costruire legami tra i giovani che molto presto avranno la responsabilità di dare un futuro al nostro mondo, qualunque sia la loro religione.
Nel servizio l'intervista a Don Marco Scandelli.
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