La Csu chiede all'unanimità un patto sociale per il futuro di San Marino
Tamagnini, “il confronto democratico deve esserne l'asse portante"; Montanari, "attendiamo risposte e pretendiamo chiarezza"
Un patto sociale per il futuro di San Marino: lo chiede il Direttivo della Csu che approva all'unanimità un documento per l'apertura di una fase di confronto che veda il coinvolgimento reale delle parti sociali. Csdl e Cdls vogliono esserci nelle scelte cruciali e richiamano con forza un progetto per il paese che raccolga il contributo di tutti.
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“L’intreccio tra emergenza sanitaria ed economica si fa sempre più stretto – scrivono - ma ancora non si vede un progetto di rilancio e una reale volontà di confronto”. La Csu vuole quindi incalzare il governo sulle priorità tornando a criticarlo per il mancato coinvolgimento nel progetto di sviluppo San Marino 2030. "Anche in tempi di coronavirus occorre praticare fino in fondo la democrazia” - evidenzia il Segretario Generale CSdL Giuliano Tamagnini, che aggiunge: “il confronto democratico deve essere l'asse portante di questo patto, il Governo non può pensare di assumere in condizioni di isolamento le scelte decisive e fondamentali per le sorti di San Marino".
Per il Segretario Generale CDLS Gianluca Montanari tante le incognite che pesano sul futuro: “Sulla sostenibilità del sistema bancario, sui reali contorni del debito pubblico, sul piano degli investimenti e sui progetti di riforma fiscale e previdenziale attendiamo risposte – dice - e pretendiamo chiarezza”. Nero su bianco le principali criticità del Paese esasperate dall'emergenza sanitaria. Sullo sfondo la gestione della nuova fase della pandemia, con la Csu che chiede forme di sostegno per i cittadini in difficoltà e per aziende e lavoratori dei settori economici più colpiti, fra i quali spicca il comparto turistico.