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La Festa della Liberazione nazifascista, il Psd ricorda i sammarinesi coraggiosi

25 apr 2023
La Festa della Liberazione nazifascista, il Psd ricorda i sammarinesi coraggiosi

Ancor prima dell'arrivo da sud delle truppe alleate, il 25 aprile 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia proclamò l'insurrezione partigiana in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti. Una data, dunque, che rappresenta il culmine della fase militare della Resistenza e l'avvio effettivo di una fase di governo da parte dei suoi rappresentanti che porterà prima al referendum del 2 giugno 1946 per la scelta fra monarchia e repubblica, e poi alla nascita della Repubblica Italiana, fino alla stesura definitiva della Costituzione. La guerra sul territorio italiano finì infatti il 3 maggio. La prima ricorrenza fu festeggiata l'anno successivo su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi e divenne festa nazionale dal 27 maggio 1949.

Per l'occasione, il Partito dei Socialisti e dei Democratici celebra i sammarinesi coraggiosi, caduti armi in pugno contro il regime fascista e il suo alleato invasore nazista”; in particolare Vittorio Ghiotti e Claudio Canti, i cui nomi sono incisi – scrive in un comunicato – su una lapide in marmo bianco di Carrara in via XX settembre, nel centro di Genova, sotto il porticato del Ponte Monumentale, insieme ai loro compagni stranieri che, da tutta Europa, parteciparono alla Liberazione d’Italia e si distinsero per azioni di particolare coraggio e valore. A San Marino due vie, a Fiorentino, sono intitolate a loro. “Onoriamo sempre e per sempre la memoria imperitura di chi seppe scegliere libertà e democrazia, resistendo all’oppressione e all’aggressione”, scrive ancora il Psd.





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