La partita del Gas: la Russia taglia del 40% i flussi per la Germania. Il prezzo vola

Pressing di Kiev all'occidente: "No a compromessi con Mosca". Sull'ingresso dell'Ucraina nell'UE – fanno sapere da Bruxelles - la Commissione Europea non ha ancora deciso nulla

"La battaglia del Donbass sarà considerata una delle più violente d'Europa". Così Zelensky, che torna a chiedere all'Occidente armi "moderne", definendo "terrificante" il costo umano della guerra, in un momento in cui la situazione nella città chiave di Severdonetsk si fa di ora in ora più critica, dopo la distruzione da parte delle forze russe di un terzo ponte che collega la città alla vicina Lyssytchansk. “I militari ucraini tengono duro” - afferma il sindaco della Città, mentre continuano i combattimenti nelle strade. Ha poi parlato di 560 persone rifugiate nei cunicoli sotterranei del grande impianto chimico di Azot, sotto i bombardamenti.
Proprio oggi la Russia ha annunciato l'istituzione di un corridoio umanitario per l'evacuazione dei civili dalla fabbrica: saranno portati nella città di Svatove, sotto il controllo russo, ha detto Mosca. Intanto, nei pressi di Bucha, nella regione di Kiev, le autorità ucraine affermano di aver rinvenuto una fossa comune con i corpi di 7 civili, molti di loro con mani legate e segni di tortura. Proprio ieri Amnesty accusava la Russia di crimini di guerra, mentre oggi la Corte europea dei diritti umani ha condannato Mosca per la legge sugli "agenti stranieri", che viola la Convenzione europea.
Ma non si combatte solo sul campo. Kiev incalza l'occidente, a cui chiede di non cercare più compromessi con Mosca, e porta avanti la sua battaglia diplomatica per aderire all'Ue. L'ultima mossa di Zelensky è l'invito al cancelliere tedesco di mostrare un chiaro sostegno. “Scholz e il suo governo – ha detto - devono decidere: non ci può essere compromesso tra l'Ucraina e le relazioni con la Russia”. Sulla questione i ventisette restano divisi: sull'ingresso dell'Ucraina – fanno sapere da Bruxelles - la Commissione Europea non ha ancora deciso nulla. Deciderà venerdì. La posizione dell'Italia è comunque chiara: “Sostiene e continuerà a sostenere il desiderio di Kiev di far parte dell'Europa", ha dichiarato Draghi dopo l'incontro con il primo ministro israeliano Bennett. Con cui ha discusso anche del rischio di catastrofe alimentare dovuta al blocco dei porti del Mar Nero. Determinante il fattore tempo: “tra poche settimane – avverte il premier - il nuovo raccolto sarà pronto e potrebbe essere impossibile conservarlo".
Mentre, sull'energia, Israele promette di aiutare l'Europa producendo gas naturale. Ma è come una partita a scacchi e la Russia gioca la sua contromossa: Il colosso Gazprom annuncia il taglio del 40% alle consegne giornaliere alla Germania tramite il gasdotto Nord Stream 1. E il prezzo vola.

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