La proposta: “Un albero per ogni vittima del Covid, per non dimenticare”
Tra le istanze d'Arengo presentate a Palazzo Pubblico lo scorso 4 aprile, quella di Sonia e Ceccaroni e Davide Forcellini. Chiede di di creare un giardino o un parco dove piantumare tanti alberi quanti i morti per Coronavirus
È il firmatario Davide Forcellini a ricordare come sia maturata la scelta di proporre l'istanza: “Nasce da una amica, Sonia Ceccaroni, che mi ha chiesto di condividere l'idea di creare un giardino o un parco, dove piantare un albero per ogni vittima del Covid. Ad oggi sono 86 i morti a San Marino”. La proposta era già stata avanzata da Sonia Ceccaroni, in maniera individuale e spontanea, circa un anno fa, nel pieno della prima fase della pandemia, quando il numero delle vittime, scandite quasi quotidianamente nei momenti informativi delle istituzioni sanitarie, chiamava a trovare un modo per non dimenticare. Già allora, Sonia Ceccaroni allargò l'invito a piantare un albero per ogni caro estinto, desiderio che oggi si sostanzia tramite una istanza d'Arengo. Alberi, come “memoria e, insieme, simbolo di rinascita”.
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Non in secondo piano, poi, l'attenzione all'ambiente e alla sostenibilità, affiancata – così riporta l'istanza - al “ruolo dell'albero nel benessere fisico, psicologico e sentimentale per la comunità”. Ma in luce un altro aspetto rilevante per i firmatari: per ogni albero, una targa commemorativa, un nome per fissare una presenza, da opporre all'anonimato delle tante morti fatte di soli numeri e alla distanza nel lutto cui la pandemia ha costretto i familiari e la comunità; nonché la creazione di un luogo fisico cui fare riferimento “per non dimenticare – conclude l'istanza – questo delicato momento storico”.
Nel video, l'intervista a Davide Forcellini, firmatario dell'istanza
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