La Reggenza visita la sede di Gendarmeria e Guardia di Rocca
E' ormai consuetudine per la Reggenza, prima di chiudere il semestre, visitare i corpi di Polizia. Alla sede della Gendarmeria ad accogliere i Capi di Stato, Filippo Tamagnini e Gaetano Troina, il comandante Maurizio Faraone, che alla presenza di una rappresentanza del corpo ricorda l'attività e il percorso svolto. Grande valore alla formazione e alla progressione nei gradi, indispensabile anche per il riconoscimento da parte delle autorità estere. Il capo del Dipartimento Affari Esteri, Matteo Mazza, porta il saluto del segretario Beccari e ringrazia la Gendarmeria per il lavoro svolto.
Così come la Reggenza, che rimarca le competenze del corpo, come quelle applicate all'Ufficio Stranieri: fondamentali in momenti delicati come l'accoglienza dei rifugiati ucraini. La visita si chiude con la rassegna dei 4 reparti presenti in sede e della Centrale operativa interforze.
In tarda mattinata i Capi di Stato vengono accolti anche dalla Guardia di Rocca. Il comandante Massimo Ceccoli fa gli onori di casa, ricordando l'importante anniversario di quest'anno: 270 anni dalla fondazione del corpo, il più antico della Repubblica. Ripercorsi storia e funzioni, rimasti invariati nel tempo. La Reggenza sottolinea la vicinanza alla Guardia di Rocca e la ringrazia per il lavoro svolto quotidianamente a Palazzo Pubblico, garantendo la sicurezza delle istituzioni, il cuore della democrazia. Per i Capi di Stato il saluto è accompagnato da un omaggio: un dipinto a tiratura limitata realizzato 20 anni fa, insieme da un libro sulla storia del corpo, scritto dal Capitano Gianfredo Angeli.
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