Esistono nell'universo altri pianeti in grado di ospitare la vita? A questa domanda cercherà di rispondere il telescopio spaziale Keplero - dal nome del celebre astronomo - lanciato alle 4:49, ora italiana, da Cape Canaveral in Florida con un vettore Delta II. E' l'inizio di una missione di quattro anni che potrebbe portare alla scoperta di oltre un migliaio di pianeti orbitanti attorno alle stelle nelle costellazioni del Cigno e della Lira. "Keplero farà un censimento planetario - ha spiegato lo scienziato della Nasa Jon Morse - Le sue scoperte potrebbero cambiare in modo fondamentale il modo in cui l'umanità vede il suo posto nell'universo".
Il vettore è dotato di un telescopio di quasi un metro di diametro in grado di operare in condizioni vantaggiose rispetto a quelli sulla Terra, senza problemi di nuvole o di luce solare. Gli studiosi della Nasa sperano che la missione Keplero, costata poco meno di 600 milioni di dollari, porti a catalogare alcune centinaia di pianeti delle dimensioni di Giove, almeno una cinquantina di pianeti dalle dimensioni simili alla Terra e alcune decine di pianeti più piccoli (tipo Mercurio).
Tutti dovranno avere la caratteristica comune di orbitare intorno alla loro stella a distanza media, essere non tropo caldi o troppo freddi, con possibilità quindi di sviluppare potenzialmente le condizioni per la esistenza della vita.
Il sofisticato telescopio di Keplero è in grado di percepire le variazioni luminose causate dal passaggio di un pianeta davanti alla sua stella inviando agli scienziati dati che possono indicare sia le dimensioni sia la durata della orbita intorno alla stella.
Luca Salvatori
Il vettore è dotato di un telescopio di quasi un metro di diametro in grado di operare in condizioni vantaggiose rispetto a quelli sulla Terra, senza problemi di nuvole o di luce solare. Gli studiosi della Nasa sperano che la missione Keplero, costata poco meno di 600 milioni di dollari, porti a catalogare alcune centinaia di pianeti delle dimensioni di Giove, almeno una cinquantina di pianeti dalle dimensioni simili alla Terra e alcune decine di pianeti più piccoli (tipo Mercurio).
Tutti dovranno avere la caratteristica comune di orbitare intorno alla loro stella a distanza media, essere non tropo caldi o troppo freddi, con possibilità quindi di sviluppare potenzialmente le condizioni per la esistenza della vita.
Il sofisticato telescopio di Keplero è in grado di percepire le variazioni luminose causate dal passaggio di un pianeta davanti alla sua stella inviando agli scienziati dati che possono indicare sia le dimensioni sia la durata della orbita intorno alla stella.
Luca Salvatori
Riproduzione riservata ©