Una legge delega per il nuovo codice di procedura penale

Una legge delega per il nuovo codice di procedura penale.
Una legge quadro per sciogliere i nodi politici, delegando ai successivi decreti la stesura effettiva dell’articolato.
Il segretario Foschi sa di essere a fine legislatura, ma lascia il lavoro svolto come eredità al prossimo governo, sperando non venga disperso.
La riforma del codice di procedura penale non più differibile: il primo testo risale al 1878 pur con le modifiche apportate nel corso degli anni, e questo progetto recupera il lavoro del giudice Massimo Nobili degli anni ’90. Glauco Giostra, docente di diritto processuale a “la Sapienza”, è l’estensore della legge e spiega le novità. poggia sul sistema accusatorio. Durante l’indagine si recupera la struttura triadica: cioè accusa, difesa e un giudice di garanzia, una sorta del gip italiano, dei diritti delle parti e delle persone, cui spetta la decisione sul rinvio a giudizio o archiviazione o supplemento di indagini.
Cambiano anche le tipologie dei processi, perché viene introdotto il rito abbreviato, per il quale è previsto, come in Italia, uno sconto della pena di un terzo, comunque non superiore a un certo numero di anni, per esempio 5. a questo si aggiunge il processo per direttissima, in caso di flagranza di reato, e per decreto, in caso di pene pecuniare.
Oltre a quello ordinario. Restano i due gradi di giudizio. E per l’appello viene previsto un organo collegiale. In caso di proscioglimento in primo grado con il giudice d’ appello che non ritiene di poter prosciogliere ecco che è prevista una sentenza che annulla il procedimento e fa ripartire tutto da capo.

Giovanna Bartolucci

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy