Legge editoria e giornalismo: l'USGI incontra la Reggenza
L’Usgi, pur condividendo la necessità di giungere ad un definitivo riconoscimento del ruolo e della professionalità di “giornalista” all’interno della Repubblica e di regolamentare il mondo dell’informazione sammarinese, ha chiesto però alla Reggenza di intervenire affinchè si sospenda l’iter consiliare per riprendere immediatamente il confronto.
Nel documento consegnato alla Reggenza e inviato successivamente a tutte le forze politiche, infatti, sono rimarcate tutte le criticità che caratterizzano tale provvedimento, a partire dall’evidente ingerenza politica in capo all’Autorità Garante per l’Informazione, a cui viene infatti affidato anche il compito di comminare le eventuali sanzioni deontologiche ai giornalisti. Autorità che è tra l’altro a preponderante nomina politica e le cui decisioni non sono appellabili, se non dovendo ricorrere al tribunale.
Inoltre, tale legge non è neppure classificabile come una legge quadro, una legge cioè che vada a ricomprendere tutte le disposizioni che si sono susseguite in materia e, contemporaneamente, ad abrogare le norme “bavaglio” contenute nella legge sul “giusto processo” che vedono ancora pesantemente e ripetutamente ancora oggi, i giornalisti che operano in Repubblica, oggetto di denunce per aver svolto semplicemente e correttamente il loro lavoro.
L’USGI ringrazia gli Eccellentissimi Capitani Reggenti per l’attenzione e la sensibilità mostrate e rivolge pubblicamente anche a tutti i Capigruppo Consiliari il medesimo appello rivolto alla Reggenza, dato che una norma di questa portata, dovrebbe godere della più ampia condivisione possibile, sia in ambito politico, sia a livello della società civile e, in aggiunta, è ben lungi dal migliorare le condizioni di chi svolge questa professione e dei cittadini che ne usufruiscono.
Comunicato stampa direttivo USGI