È il confine sottile che corre fra diritto di cronaca e diritto all'oblio: sotto la lente stanno le tante richieste che, a seguito dell'entrata in vigore della nuova legge sulla privacy, giungono alle redazioni per la cancellazione di articoli. Il mondo dell'informazione sammarinese si interroga, in Assemblea. Esposti alcuni dei casi, richiamando pronunce giurisprudenziali e della Corte Europea dei Diritti dell'uomo che attestano come il diritto di cronaca debba essere tutelato, tenendo conto dell'interesse pubblico delle notizie e della loro valenza quali documenti che sostanziano la memoria storica, soprattutto in una piccola comunità.
La Consulta per l'Informazione istituisce così un gruppo di lavoro con il compito di elaborare linee di indirizzo a tutela degli operatori: linee di comportamento comune sulle risposte da dare alle richieste di cancellazione di articoli dai media online, cercando di codificare anche una casistica, tenendo come orizzonte il principio del diritto-dovere di informare.
Nella prima assemblea post-emergenza sanitaria il Presidente della Consulta Roberto Chiesa non ha dimenticato di ringraziare i colleghi che in un periodo così delicato hanno garantito informazione ai cittadini: “Siamo stati l'ultima barriera tra il panico e la razionalità – ha detto – facendo vedere la differenza fra l'informazione professionale e quella non professionale”.