"Lettera alla neve": l'eredità che Rigoni Stern ha donato a San Marino
Da buon montanaro temprato dalla guerra ma anche dai ritmi delle stagioni naturali, Rigoni Stern era dotato anche di una contemplazione silenziosa e della pazienza da entomologo che gli fecero scrivere libri come “Le storie naturali” o “Le storie dall’Altipiano”.
Per noi, scrisse di suo pugno una “Lettera alla neve”:
In questa stagione
quando la nuvole vengono da est
la neve è certa.
L’altra notte poi
la luna aveva un grande cerchio.
Ieri mattina guardando i boschi
si vedeva un leggerissimo spolverio nel cielo
e che gli abeti incominciavano
a prendere il colore natalizio.
Anche annusando l’aria
si sentiva la neve
che ha un odore
il più tenue che si possa percepire
così ieri pomeriggio
quando cominciò l’imbrunire
è venuta
da prima rada
poi via via più fitta
non a larghe falde
nemmeno ad aghi sottili e pungenti
come nella steppa
bensì sottile
luccicante brillava alla luce
che usciva dalla finestra
un vento leggero
la posava sulle betulle.
“E’ una neve che ammucchia”
ci spiegavano gli anziani
quando eravamo bambini.
“Accendi il lume alla finestra” dissi ad Anna
La fiammella illuminava i ricami delle tendine
e la neve che fuori vorticava
la vedranno da tanto lontano
questa luce alla finestra
come noi in quella notte di guerra