Con una lettera il dott. Menna ringrazia chi gli è stato accanto nella vicenda che l'ha travolto

“Ho ottenuto giustizia, ma il dolore persiste in un pediatra che ha lavorato per anni a San Marino senza pretendere nulla di più del proprio stipendio: quello per essere stato costretto ad interrompere il ruolo professionale ed anche umano nei confronti delle oltre mille famiglie che già quattro anni fa con lungimiranza e oltre alle istituzioni mi avevano confermato fiducia”. A pochi giorni dalla sentenza d'appello che ha decretato l'irrilevanza penale della condotta, il dottor Giuseppe Menna prende carta e penna e scrive per ringraziare gli avvocati Pari e Filippi ed i genitori che raccolsero firme per sostenerlo in una vicenda processuale che si concluse con una condanna a 6 mesi e 10 giorni per alcune prescrizioni 'extra'.
Nell'udienza d'appello Menna spiegò che le poche prescrizioni irregolari erano per le cure ormonali della figlia adottiva: il farmaco in questione, che costava solo 25 euro, non era subito reperibile in Italia. Se l'è cavata proprio per il numero esiguo, che ha decretato l'irrilevanza penale della condotta. Una lettera di commiato che lasca trapelare amarezza, nonostante l'epilogo processuale ed un presente di soddisfazioni professionali in strutture italiane di livello. E che si conclude con una promessa “la disponibilità al confronto, per i miei bambini ormai adolescenti, non mancherà mai”.
 
SB

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