Lezione del Papa a Ratisbona: ieri sera dibattito con Negri e Allam
Tutto esaurito al Teatro Concordia di Borgo Maggiore, dove un’ora prima dell’appuntamento con Luigi Negri, Magdi Allam e Eugenia Roccella, non c’erano già più posti disponibili. Il tema della serata non era dei più semplici. Si è parlato di “Ragione, realtà e società dopo la lezione di Benedetto XVI a Ratisbona”. "Una analisi necessaria – ha ribadito il Vescovo di San Marino Luigi Negri - soprattutto oggi che la ragione non è più dell’uomo ma delle ideologie, oggi che vediamo tutta la debolezza della cultura del relativismo, della negazione della ragione come apertura alla Verità. La cultura - ha detto - è stata il grande tentativo della ragione di organizzare il potere, ma il risultato prodotto dall’illuminismo è che non si celebrano i diritti dell’uomo ma i diritti sull’uomo. La fede - sottolinea il Vescovo - non ostacola la ragione. E’ invece l’incontro tra fede e ragione che potenzia entrambe. Benedetto XVI, è l’analisi di Negri, ha sfidato l’uomo a riappropriarsi della ragione per riappropriarsi di se stesso". Due gli esempi portati da Magdi Allam per dimostrare che l’Occidente è in preda a una crisi di valore e di identità. "Tutti - ha detto - l’11 settembre abbiamo visto gli aerei infilarsi dentro le torri gemelle. Oggi il 38% degli occidentali, a dispetto dell’evidenza dei fatti, sostiene che le torri sono crollate per dell’esplosivo piazzato al loro interno dalla Cia. Nei paesi islamici, la maggioranza delle donne indossa il velo, ma fino a 50 anni fa non era così. La crescita del potere degli integralisti islamici ha prodotto una involuzione dei costumi. Il velo - ha detto il giornalista nato a Il Cairo nel '52 - è un simbolo ideologico non religioso. Il Papa, secondo Allam, ci riporta all’ABC della corretta conoscenza della realtà, base indispensabile per ogni dialogo. Il discorso di Ratisbona è stato strumentalizzato dalla nostra cultura del relativismo dove è vero tutto e il contrario di tutto. La reazione di condanna è stata pressoché universale, ma la critica è iniziata in Occidente dove ha trovato voce anche in esponenti della chiesa cattolica. Questo dimostra - ha detto - che il terrorismo più pericoloso è quello che porta ad essere sottomessi al pensiero unico, alla dittatura teologica dell’islamicamente corretto".
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