LA SERENISSIMA

Libertà di Stampa: i collaboratori a Palazzo, la Csu scrive a Governo e Dirigente del Tribunale

Libertà di Stampa: i collaboratori a Palazzo, la Csu scrive a Governo e Dirigente del Tribunale.

Orietta Orlandoni Ceccoli e Caterina Morganti, due dei collaboratori indagati nell'inchiesta legata al quotidiano "La Serenissima", sono state ricevute in udienza dai Capitani Reggenti in mattinata. Alle massime autorità si sono rivolte anche a nome degli altri privati cittadini accusati di esercizio abusivo della professione giornalistica, spiegando i dettagli della vicenda che li coinvolge e che mette a grave rischio la libertà di espressione, di opinione e di critica nel Paese. Una situazione di cui Francesco Mussoni e Giacomo Simoncini hanno preso atto.

Sulla libertà di stampa e di espressione i Segretari Generali della Centrale Sindacale Unitaria hanno scritto ieri al Segretario Ciavatta e al Dirigente del Tribunale, Canzio. Montanari e Merlini condividono la posizione della Consulta di San Marino, e chiedono al Segretario di Stato di ritirare l'esposto e al Dirigente di archiviarlo. "Uno Stato democratico come la Repubblica di San Marino non può minimamente consentire che qualunque cittadino corra il rischio di essere incriminato per avere voluto pubblicare il proprio pensiero con modalità diverse rispetto ai canali social - scrivono dalla CSU. Se dunque il rispetto delle regole è necessario, la tutela della libertà di opinione e di critica è imprescindibile - concludono.

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