Nel giorno in cui il Cnt conferma la presa di Bani Walid, il segretario di stato americano Hilary Clinton è atterrata, quasi a sorpresa, a Tripoli, ed ha incontrato i vertici del governo provvisorio. E’ la prima volta che un alto esponente dell’amministrazione americana mette piede in Libia, dalla caduta di Gheddafi. Gli Stati Uniti ed i loro alleati della Nato "continueranno – ha dichiarato la Clinton - a proteggere il popolo libico fino a quando Muammar Gheddafi e gli altri leader del regime rovesciato, costituiranno una minaccia". Nel suo intervento la Clinton ha tra l'altro promesso nuovi aiuti statunitensi per la distruzione degli arsenali pericolosi - circa 40 milioni di dollari - , fondi per il rilancio dello scambio di studenti Usa-Libia e per lo studio della lingua inglese. I governi di Tripoli e Washington hanno anche deciso di istituire una commissione mista per il rilancio delle relazioni economiche bilaterali. E sempre oggi il portavoce della missione Unified Protector della Nato, il colonnello Roland Lavoie ha detto che la missione in libia è vicina alla conclusione.
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