Libia, il Consiglio di sicurezza dell’ONU vara le sanzioni contro il regime libico
L’accordo di massima sulle sanzioni è già stato raggiunto. Blocco dei beni della famiglia Gheddafi, embargo alla vendita di armi. Secondo il rappresentante permanente della Cina, al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, l’unico punto ancora da chiarire riguarda i termini esatti del ricorso alla Corte Internazionale dell’Aja, per chi ha commesso o commetterà crimini di guerra e contro l’umanità. Le Nazioni Unite si stanno muovendo in fretta; a questo punto manca solo l’approvazione formale della risoluzione. Già varato invece, dagli Stati Uniti, un pacchetto di sanzioni contro la Libia; fra le misure il congelamento dei beni del Rais depositati in America. L’Unione Europea sta preparando misure dello stesso tipo. In queste ore anche una dichiarazione di Berlusconi. “Se tutti siamo d’accordo – ha detto – possiamo mettere fine al bagno di sangue e sostenere il popolo libico”. Sospeso, nel frattempo, il trattato Italia-Libia. Intanto, dopo i violenti scontri di ieri, Tripoli sta vivendo ore di calma relativa, pochi colpi di arma da fuoco, nelle strade semideserte: una situazione quasi irreale, dovuta anche al blocco – attuato alle porte della Capitale – da forti contingenti di milizia e spezzoni dell’esercito rimasti fedeli al Colonnello. La sua caduta sembra comunque questione di ore. “Gheddafi controllerebbe solo il quartiere della roccaforte dove da giorni è nascosto”, ha dichiarato il presidente della comunità araba in Italia.
Gianmarco Morosini
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