"Tra noi e l’Italia ora è guerra aperta. L’Italia ha ucciso i nostri figli nel 1911, e ora lo fa di nuovo nel 2011". E’ uno dei passaggi del discorso di Gheddafi alla TV di Stato, nel quale ha denunciato la scelta del Governo Berlusconi di dare il via libera ai raid. Per la Farnesina le minacce del rais non fanno altro che consolidare l'impegno e la determinazione dell'Italia nella protezione dei civili libici contro la repressione violenta attuata dal regime. A GHeddafi, che aveva chiesto alla Nato di aprire i negoziati per porre fine ai raid, l'Alleanza risponde che "servono fatti, non parole". Intanto fissa a venerdì prossimo una riunione congiunta con l'Unione Europea per fare il punto sulla situazione il Libia e, in particolare, sulle condizioni della popolazione. In serata la reazione del capo degli insorti: non tratteremo mai con Gheddafi". Le minacce del colonnello irrompono in un clima politico già teso, con il ministro Calderoli che invita tutti a votare la mozione della Lega, anche l'opposizione. Il Pd si dice non interessato all'offerta, mentre esponenti del Pdl liquidano la manovra del carroccio come un tentativo di ottenere poltrone. Intanto sono ripresi, a centinaia, gli sbarchi dei migranti a Lampedusa: arrivate sull'isola oltre 2.000 persone in 24 ore.
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
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