La Nato – ha detto il Colonnello in una dichiarazione telefonica alla tv di Stato - non potrà cambiare il Paese, anzi verrà sconfitta. A distanza di 10 giorni dall'ultimo messaggio in tv, il Colonnello è tornato dunque a minacciare l'Alleanza atlantica e a incitare il popolo libico a "liberare l'intera Libia". E come a voler ricordare che è sempre lui a decidere del futuro del paese - nonostante la pressione militare, l'isolamento internazionale e le aperture del figlio Saif al-Islam su possibili elezioni -, Gheddafi ha avvertito: "Siamo determinati a non cambiare niente nel nostro Paese, se non per nostra volontà e lontano dagli aerei dell'Alleanza". Ma gli aerei della Nato sono tutt'altro che lontani da Tripoli: forti esplosioni hanno scosso il centro e la periferia della capitale libica. Anche nelle ultiem ore mentre, dalla base militare di Napoli, il portavoce della missione Unified Protector, Mike Bracken, ha stilato il bilancio dei bersagli colpiti, "oltre 2000", tra il 31 marzo scorso e il 12 giugno.
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