Sono stati liberati i due italiani che erano ancora in ostaggio in Libia, Gino Pollicardo e Filippo Calcagno. "Sono Gino Pollicardo e sono qui con il mio collega Filippo Calcagno. Siamo in un posto sicuro, in un posto di polizia qui in Libia. Stiamo bene e speriamo di tornare urgentemente in Italia perché abbiamo bisogno di ritrovare la nostra famiglia": questo il testo del primo video diffuso dei due ostaggi italiani in Libia. Aggiunge Calcagno: ci stanno trattando bene".
Intanto l'uccisione, ieri a Sabrata, degli altri due tecnici italiani Fausto Piano e Salvatore Failla apre la strada a ipotesi di un impegno militare italiano nel Paese, verso il quale sembrano spingere anche gli Usa per voce dell'ambasciatore in Italia Phillips secondo il quale l'Italia potrebbe prendere la guida di
un'azione internazionale a sostegno del governo libico e schierare fino a 5mila uomini.
"E' finita, è finita": così il figlio di Gino Pollicardo ha annunciato la liberazione del padre, assieme al collega Filippo Calcagno, entrambi tecnici della Bonatti rapiti a luglio in Libia insieme a Salvatore Failla e Fausto Piano, uccisi mercoledì a Sabrata. La moglie di Pollicardo, Ema Orellana, in lacrime ha fatto sapere di averlo "sentito al telefono". La liberazione dei due ostaggi è stata confermata dalla Farnesina.
Intanto l'uccisione, ieri a Sabrata, degli altri due tecnici italiani Fausto Piano e Salvatore Failla apre la strada a ipotesi di un impegno militare italiano nel Paese, verso il quale sembrano spingere anche gli Usa per voce dell'ambasciatore in Italia Phillips secondo il quale l'Italia potrebbe prendere la guida di
un'azione internazionale a sostegno del governo libico e schierare fino a 5mila uomini.
"E' finita, è finita": così il figlio di Gino Pollicardo ha annunciato la liberazione del padre, assieme al collega Filippo Calcagno, entrambi tecnici della Bonatti rapiti a luglio in Libia insieme a Salvatore Failla e Fausto Piano, uccisi mercoledì a Sabrata. La moglie di Pollicardo, Ema Orellana, in lacrime ha fatto sapere di averlo "sentito al telefono". La liberazione dei due ostaggi è stata confermata dalla Farnesina.
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