L'Interpol ha spiccato un mandato d'arresto a carico di Saadi Gheddafi su richiesta delle nuove autorità libiche. Lo riferisce l'organizzazione in una nota. Ieri dal Consiglio nazionale di transizione si era appreso che l'ex rais Muammar Gheddafi sarebbe nascosto nel deserto al confine con l'Algeria, sotto la protezione di una tribù di tuareg a lui fedeli.
Intanto in Libia, continuano i combattimenti attorno alle roccaforti rimaste in mano agli uomini di Gheddafi. “La situazione degli ospedali è tragica, perché ci sono ancora numerosi feriti e il personale non riesce a seguire tutte le emergenze"riferisce mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, vicario apostolico di Tripoli, sulla situazione in Libia. "Ci sono diversi feriti nell'interno, come a Sirte, che poi vengono trasportati a Misurata", dice mons. Martinelli all'agenzia vaticana Fides facendo riferimento ad una delle città dove sono ancora in corso violenti combattimenti tra le forze del Consiglio Nazionale di Transizione libico e i combattenti rimasti fedeli a Gheddafi. "La stessa cosa succede per i feriti di Ben Walid, che devono essere trasportati in altri centri perché nell'area non ci sono ospedali in grado di accoglierli", prosegue il vicario apostolico di Tripoli. "C'é bisogno di assistenza sotto forma di medici, infermieri e medicinali - conclude mons. Martinelli -. Sto lanciando appelli in tutte le direzioni non solo perché vengano inviati aiuti ma anche perché i feriti più gravi siano ricoverati in Italia o altrove".
Intanto in Libia, continuano i combattimenti attorno alle roccaforti rimaste in mano agli uomini di Gheddafi. “La situazione degli ospedali è tragica, perché ci sono ancora numerosi feriti e il personale non riesce a seguire tutte le emergenze"riferisce mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, vicario apostolico di Tripoli, sulla situazione in Libia. "Ci sono diversi feriti nell'interno, come a Sirte, che poi vengono trasportati a Misurata", dice mons. Martinelli all'agenzia vaticana Fides facendo riferimento ad una delle città dove sono ancora in corso violenti combattimenti tra le forze del Consiglio Nazionale di Transizione libico e i combattenti rimasti fedeli a Gheddafi. "La stessa cosa succede per i feriti di Ben Walid, che devono essere trasportati in altri centri perché nell'area non ci sono ospedali in grado di accoglierli", prosegue il vicario apostolico di Tripoli. "C'é bisogno di assistenza sotto forma di medici, infermieri e medicinali - conclude mons. Martinelli -. Sto lanciando appelli in tutte le direzioni non solo perché vengano inviati aiuti ma anche perché i feriti più gravi siano ricoverati in Italia o altrove".
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