Il consiglio nazionale di transizione libico ha prorogato di una settimana l’ultimatum alla città di Sirte, ultima roccaforte di Gheddafi ancora controllata dai lealisti. Il rais, intanto, con un messaggio audio trasmesso da Al Arabya ha incitato i suoi sostenitori a mettere a ferro e fuoco il paese. "Non ci arrenderemo mai, non siamo donne", ha detto il colonnello. A Parigi intanto al via la conferenza sulla Libia nel dopo-Gheddafi che punta a sbloccare fondi UE per 500 milioni di euro a favore degli insorti. Il Consiglio dell’Unione Europea ha deciso inoltre di rimuovere le sanzioni che bloccavano le attività di 28 società libiche. Si sono scoperte intanto prove di uccisioni di massa da entrambe le parti, quella degli insorti e quella degli uomini di Gheddafi. Per questo la Commissione europea ha stabilito tra le sue priorità umanitarie la protezione della popolazione civile e degli ex combattenti.
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