Libia: raid della Nato, giallo sulla morte del figlio di Gheddafi
Il figlio minore di Muammar Gheddafi, Saif al-Arab, sarebbe rimasto ucciso ieri sera in un raid della Nato mentre si trovava nella sua casa di Tripoli in compagnia del padre, scampato miracolosamente al bombardamento alleato assieme alla moglie. Il portavoce del governo ha annunciato che nell'attacco sono morti anche tre nipoti di Gheddafi. La Nato conferma l’attacco- non la morte del figlio del Colonnello- e precisa che gli obiettivi sono di natura militare. A Bengasi, roccaforte degli insorti e sede del governo provvisorio del Comitato nazionale di transizione, non appena si è diffusa la notizia del lutto in casa Gheddafi migliaia di persone hanno festeggiato, nonostante si tema sia tutto bluff orchestrato dal Colonnello. In attesa che il giallo su Saif al Arab - cui erano state affidate dal padre truppe di combattenti da guidare contro i rivoltosi – si chiarisca, sul fronte militare le forze di Gheddafi proseguono l’avanzata su Zenten, a sud ovest della capitale. Infine la notizia degli atti vandalici contro le ambasciate straniere a Tripoli, tra cui quella italiana. Minacce che vanno prese sul serio, secondo il ministro Maroni, che fa intensificare i controlli.
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