Libia: il regime prosegue la controffensiva attaccando gli insorti
Testimonianze tragiche da Ben Jawad, dove i governativi farebbero uso di scudi umani. Ma i ribelli non arretrano e ancora marciano verso la città Natale e una delle roccaforti di Gheddafi.
Per la prima volta il consiglio nazionale libico sbarca su twitter e dice: “Abbiamo bisogno che i paesi arabi, l'Unione europea e gli Stati Uniti ci riconoscano”.
Un 'accorato pensiero' alla Libia dal Papa, che invoca assistenza e soccorso per le persone colpite, mentre al confine tunisino si allestisce
il primo campo profughi con bandiera italiana. Ancora disordini nello Yemen, dove l'opposizione chiama a intensificare le proteste fino alle dimissioni del presidente Saleh.
a.s.