“Crimini contro l’umanità”, non ha avuto dubbi la Corte penale internazionale dell’Aja nel decidere di emettere un mandato d’arresto per Gheddafi, il secondogenito Saif al-Islam e il capo dei servizi segreti, il genero Abdullah al-Senussi. La notizia è stata accolta con manifestazioni di grande gioia a Bengasi, una delle roccaforti dell’opposizione. Soddisfazione anche elle diplomazie occidentali. “Ora Gheddafi – è stato detto - non ha più titolo per svolgere ruoli nella futura Libia”. Notizie dal fronte danno gli oppositori a soli 80 kilometri da Tripoli.
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