La richiesta del Comune di Rimini di entrare in possesso dell'aera della vecchia stazione della linea Rimini – San Marino, preoccupa chi pensa da anni di poter riprendere a viaggiare sull'antico tragitto e collegare riviera e monte Titano, attraverso un trenino elettrico simile a quello inaugurato nel 1932 e fermato dai bombardamenti appena 12 anni dopo, nel 1944. L'area in questione, circa 4 mila metri quadrati in viale Pascoli, ospitava i fabbricati dell'ex stazione e le officine per le elettromotrici. Ma l'amministrazione comunale avrebbe fatto richiesta al Demanio dello Stato anche dei terreni sul tracciato del vecchio trenino biancazzurro, da via Pascoli al confine di stato con la Repubblica di San Marino. A rafforzare questa volontà, c'è anche una relazione elaborata dall'Aipai, l'Associaiozne per il patrimonio archeologico e industriale, che vorrebbe trasformare l'intera area in un polo museale e ricreativo, con l'intento di valorizzare i fabbricati realizzati all'epoca per un'opera ferroviaria altamente innovativa. In merito alla ipotesi di ricostruzione di quella linea, di cui da decenni si parla, l'Aipai avrebbe affermato che questo appare oggi impossibile, in considerazione dell'ingente sforzo economico e dell'urbanizzazione che nel tempo ha, di fatto, soffocato il tracciato. Ma sul Titano non ci si da per vinti e dopo aver rimesso in funzione un breve tratto della vecchia ferrovia, si sta accarezzando l'idea di ripristinare un tragitto a scopi turistici, che colleghi San Marino Città con Borgo Maggiore.
Nel video l'intervista ad Alessandro Rattini, Presidente Associazione Trenino Biancazzurro
Sergio Barducci
Nel video l'intervista ad Alessandro Rattini, Presidente Associazione Trenino Biancazzurro
Sergio Barducci
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