Dopo cinque giorni, ancora niente. Ma se le ricerche continuano e la famiglia Missoni si aggrappa ancora a qualche flebile speranza, prende sempre più corpo l'ipotesi che l'aereo sul quale viaggiavano tra Los Roques e Caracas quattro italiani - tra cui Vittorio Missoni - sia precipitato in mare. Altri scenari come un presunto dirottamento da parte dei narcos sembrano ormai essere scartati dagli investigatori venezuelani. C'è attesa per le informazioni che potrà fornire il Gps che era a bordo: permetteranno di capire se si debbano riprogrammare e spostare le ricerche. Sulla scia del lavoro congiunto di questi giorni con Caracas, partono oggi per il Venezuela uomini della Protezione Civile italiana, in modo da fornire assistenza e consulenza alle strutture locali. Nel pool, anche un esperto che ha diretto le operazioni durante l'emergenza della nave Concordia.
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