Lotta alla criminalità con l'operazione 'Vie libere'
Contrastare i crimini di strada più diffusi, dal traffico di stupefacenti allo sfruttamento della prostituzione, dal favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ai reati contro il patrimonio. L’operazione “Vie libere” ha portato in carcere, complessivamente, 979 persone, consentito l’espulsione di 1.563 stranieri clandestini e il sequestro di 12.475 chili tra cocaina, eroina e droghe leggere. In 27 giorni, dal 30 ottobre al 26 novembre, a Rimini il bilancio è stato di 19 arresti e 21 persone denunciate. In manette sono finiti 8 italiani e 11 tra albanesi, rumeni, moldavi e marocchini. Denunciati 11 italiani e 10 persone di nazionalità russa, rumena, moldava e serba. Arrestati anche l’italiano e i due moldavi responsabili della rapina in casa di due prostitute brutalmente malmenate e, nella stessa notte, della rapina nell’abitazione di due viados adescati per strada. I 3, bloccati in collaborazione con la Gendarmeria sammarinese, si nascondevano clandestinamente in Repubblica. In carcere un 22enne rumeno che aveva scelto Rimini come base logistica per l’immigrazione clandestina di minorenni moldave costrette a prostituirsi a Ravenna, Ancona e Bologna. Agli arresti anche due pugliesi responsabili di due rapine, avvenute nel dicembre del 2003 e in maggio di quest’anno, ai danni della Banca di Rimini.
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