Si erano visti in tanti ieri, davanti allo stadio; un po’ per l’incredulità di fronte a quanto accaduto, un po’ per farsi coraggio a vicenda. Oggi il piazzale del Romeo Neri era vuoto, come a riflettere lo stato d’animo dei tifosi, di tanti riminesi. E’ la bomboletta spray a parlare, a testimoniare l’affetto del popolo biancorosso: “Ciao Vincenzo, con immenso affetto i tuoi tifosi” e ancora: “tu nel cuore, unico come il Mondo, per sempre con noi”.
C’è chi dice che se Vincenzo Bellavista si fosse candidato a sindaco di Rimini avrebbe vinto a mani basse; forse è così. Dopo un’iniziale diffidenza tutti in città avevano imparato ad apprezzare quest’uomo: abituato a raggiungere i suoi obiettivi, senza sprecare parole. Di certo non è stato un personaggio banale: carismatico, ambizioso, di una sincerità quasi brutale nelle interviste. E oggi la carta stampata, locale e nazionale, ha reso omaggio – in grande stile – all’imprenditore, allo sportivo, al mecenate, all’uomo. Nel pomeriggio è stata effettuata l’autopsia. Bellavista è morto a causa di un infarto; nessun collegamento, dunque, con l’operazione all’anca cui era stato sottoposto circa due settimane fa.
Gli interrogativi sono altri, a partire dal futuro della Cocif, di cui era leader indiscusso. Secondo indiscrezioni – almeno nell’immediato - non si procederà alla nomina di un nuovo direttore generale. Verranno semplicemente ampliati i poteri del Consiglio di Amministrazione e del presidente Luigi Barberini. E la Rimini calcio? C’è chi teme un disimpegno della Cocif, proprio al termine della stagione più esaltante – calcisticamente parlando – della società biancorossa. “Paure infondate” fanno sapere dall’azienda di Longiano. “Sono stati fatti investimenti importanti nella squadra, e l’obiettivo è quello di proseguire nella volontà di Vincenzo Bellavista, di fare in modo che il suo sogno non svanisca”.
C’è chi dice che se Vincenzo Bellavista si fosse candidato a sindaco di Rimini avrebbe vinto a mani basse; forse è così. Dopo un’iniziale diffidenza tutti in città avevano imparato ad apprezzare quest’uomo: abituato a raggiungere i suoi obiettivi, senza sprecare parole. Di certo non è stato un personaggio banale: carismatico, ambizioso, di una sincerità quasi brutale nelle interviste. E oggi la carta stampata, locale e nazionale, ha reso omaggio – in grande stile – all’imprenditore, allo sportivo, al mecenate, all’uomo. Nel pomeriggio è stata effettuata l’autopsia. Bellavista è morto a causa di un infarto; nessun collegamento, dunque, con l’operazione all’anca cui era stato sottoposto circa due settimane fa.
Gli interrogativi sono altri, a partire dal futuro della Cocif, di cui era leader indiscusso. Secondo indiscrezioni – almeno nell’immediato - non si procederà alla nomina di un nuovo direttore generale. Verranno semplicemente ampliati i poteri del Consiglio di Amministrazione e del presidente Luigi Barberini. E la Rimini calcio? C’è chi teme un disimpegno della Cocif, proprio al termine della stagione più esaltante – calcisticamente parlando – della società biancorossa. “Paure infondate” fanno sapere dall’azienda di Longiano. “Sono stati fatti investimenti importanti nella squadra, e l’obiettivo è quello di proseguire nella volontà di Vincenzo Bellavista, di fare in modo che il suo sogno non svanisca”.
Riproduzione riservata ©