Il macchinista del treno deragliato mercoledì vicino Santiago de Compostela è accusato di “omicidio per imprudenza”. Lo ha detto, riportano i media, il ministro degli Interni spagnolo.
Francisco José Garcia Amo è stato dimesso dall'ospedale e preso in custodia dalla polizia in una cella di un commissariato locale, in attesa che domani il giudice lo interroghi. Ieri non ha voluto rispondere alla polizia e ha rifiutato anche l'assistenza di uno psicologo. Domani sarà interrogato. Il magistrato ha 72 ore di tempo dal momento dell'arresto per interrogarlo. Intanto, nel terzo giorno di lutto nazionale per le 78 vittime del deragliamento, si fanno roventi le polemiche sulla sicurezza e sulle responsabilità: i vertici della Renfe, la società che gestisce le ferrovie spagnole, e quelli dell’Amministrazione delle Infrastrutture ferroviarie (Adif) in dichiarazioni distinte accusano apertamente Garzon Amo di non avere rispettato i protocolli previsti per quel tratto e di essere, quindi, il responsabile del disastro.
Francisco José Garcia Amo è stato dimesso dall'ospedale e preso in custodia dalla polizia in una cella di un commissariato locale, in attesa che domani il giudice lo interroghi. Ieri non ha voluto rispondere alla polizia e ha rifiutato anche l'assistenza di uno psicologo. Domani sarà interrogato. Il magistrato ha 72 ore di tempo dal momento dell'arresto per interrogarlo. Intanto, nel terzo giorno di lutto nazionale per le 78 vittime del deragliamento, si fanno roventi le polemiche sulla sicurezza e sulle responsabilità: i vertici della Renfe, la società che gestisce le ferrovie spagnole, e quelli dell’Amministrazione delle Infrastrutture ferroviarie (Adif) in dichiarazioni distinte accusano apertamente Garzon Amo di non avere rispettato i protocolli previsti per quel tratto e di essere, quindi, il responsabile del disastro.
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