"Macinare cultura": ai mulini di Canepa ieri in scena "A trebbo con Shakespeare"
Il monologo interpretato da Daniele Campitelli
L’azione teatrale prende spunto dal ritrovamento, in una casa colonica da ristrutturare, di un vecchio manoscritto dove si parla di spiriti, gli spiriti di Amleto, di Romeo e Giulietta, di Otello. E’ Shakespeare riscritto – rigorosamente in dialetto romagnolo – dai “fulesta”, gli affabulatori che raccontavano storie nei ritrovi serali. Lo spettacolo "A trebbo con Shakespeare" nasce da «Shakespeare in dialét» di Franco Mescolini, ma è Denis Campitelli, attore cesenate allievo del maestro che ne raccoglie l'eredità. Campitelli ha lavorato a lungo anche col Teatro Due Mondi, da anni sviluppa una vena particolarissima, che si muove agevolmente tra il dialetto romagnolo e le derive del teatro contemporaneo.