Macron: "Risposta ad autoritarismo è autorità della democrazia"
“Una sorta di guerra civile europea sta emergendo: stanno venendo a galla i nostri egoismi nazionali e il fascino illiberale. Di fronte all’autoritarismo che ci circonda la risposta non è la democrazia autoritaria ma l’autorità della democrazia”. Discorso da leader emergente – al contempo forte e “smart” -, quello di Emmanuel Macron, a Strasburgo. Qualcuno lo ha definito il vero successore, alla guida dell'UE, di Angela Merkel; che – dal canto suo –, parlando delle riforme dell'Eurozona, ha assicurato che “la Germania darà un contributo autonomo”, e che entro giugno si troverà una soluzione comune con la Francia. Immediata – tuttavia – la replica del Presidente della Commissione Europea. “L'Unione – ha sottolineato - non è un club guidato dalla Francia e dalla Germania”. E poi un richiamo direttamente a Macron. “L'Europa – ha detto Juncker - è un insieme”. Quel che è certo è che – in merito alla crisi siriana – la risposta dei Paesi UE non è stata univoca. Proprio il Presidente francese, oggi, aveva sostenuto che gli strike con Stati Uniti e Regno Unito fossero necessari. Non sono di questo avviso i tanti manifestanti che hanno preso parte – in questi giorni – alle proteste, contro quella che ritengono un'aggressione ingiustificata ed illegale. Proprio a Douma, in un sobborgo fino a pochi giorni fa occupato da milizie islamiste, sarebbe stata scoperta dall'Esercito siriano una fossa comune con decine di corpi. Nel frattempo – secondo la TV di Damasco - hanno fatto il loro ingresso, nell'ex enclave ribelle, gli ispettori dell'OPAC, che dovranno far luce sul presunto attacco chimico del 7 aprile.
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