SANITÀ

Malattie che tornano e malattie mai scomparse: dal morbillo al Covid. Il parere dell'infettivologo

A San Marino un anno fa un caso di vaiolo delle scimmie

Il morbillo torna a farsi vedere in Italia, 807 casi da inizio anno in Regione 133. I più colpiti sono bambini e giovani non vaccinati o vaccinati con una sola dose. Romagna è già colpita da un focolaio nel 2019 con Rimini e Ravenna particolarmente coinvolte. L'Ausl invita dunque anche gli adulti che non avessero fatto il vaccino obbligatorio a sottoporsi alle due dosi. "Il morbillo è una malattia molto contagiosa e grave - spiega l'infettivologo Massimo Arlotti -, soprattutto quando infetta i bambini più piccoli. E' però prevenibile con il vaccino. Di questi casi identificati in Italia, il 90% non era vaccinato. Non c'è solo il morbillo che si è ripreso, ma anche la pertosse. È una malattia che ha avuto una recrudescenza: ci sono stati oltre 100 casi in Italia, 15 ricoveri di bambini in terapia intensiva neonatale e tre morti".

Una malattia che non se n'è mai andata è il Covid con cui abbiamo imparato a convivere. Al momento sul Titano 21 positivi, nessuno ricoverato. Ma può tornare a fare paura? "Improbabile - risponde Arlotti -. È più probabile che la malattia continui a circolare, ma le manifestazioni cliniche saranno sempre meno gravi".

Ci sono poi infezioni nuove che tornano, come il vaiolo delle scimmie. Dopo il primo allarme nel 2022, l'Oms  ha da poco dichiarato l'emergenza globale. Oltre 2000 casi e 615 decessi in Congo; due contagi nel mondo, in Svezia e Thailandia. Rischio basso in Italia; sul Titano un caso, un uomo sammarinese, più di un anno fa. A far paura però al nuovo ceppo virale Clade 1, considerato più pericoloso e che colpisce soprattutto i bambini.

A far rivivere malattie che si pensavano debellate è anche la guerra, a Gaza dopo 25 anni di assenza, torna la poliomielite. Il contagio avviene con acqua o cibi contaminati, saliva, colpi di tosse e starnuti: condizioni all'ordine del giorno. Inoltre può facilmente confondersi con l'influenza e non è semplice effettuare una diagnosi senza ricorrere a test specifici. Ma la sua diffusione non conviene a nessuno e per questo l'Oms si è subito attivata per una campagna di vaccinazione di massa.

Nel video l'intervista all'infettivologo Massimo Arlotti

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